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martedì 6 dicembre 2016

Bye bye post

Speriamo che il nostro viaggio nel mondo della tecnologia in chiave psicologica sia stato per voi un interessante spunto di riflessione per esplorare le infinite potenzialità di questo strumento, prodotto della genialità umana.

Eleonora Gaeta, Nicole Galli ed Eugenia Vigoni 





lunedì 5 dicembre 2016

Considerazioni

Come si evince dal nostro lavoro, le tecnologie sono uno strumento utilissimo per gestire e confrontarsi con alcuni disturbi psicologici. Nonostante i numerosi vantaggi presentati nel nostro blog, però, è innegabile che ci siano anche alcuni limiti. Tra di essi, in primis, dobbiamo ricordare che le applicazioni non sono ancora accessibili a tutti gli utenti e su tutti i dispositivi. Inoltre, sono ampiamente diffuse tra i giovani, ma non sono altrettanto facilmente comprensibili e utilizzabili da parte degli utenti più anziani. Un ulteriore punto di debolezza è che non tutte le App sono gratuite, limitando così il libero accesso di tutte le persone. Infine, aspetto molto caro a noi psicologi, con questa modalità si perde il contatto più umano e diretto tra terapeuta e paziente.
Ci teniamo a sottolineare che queste considerazioni sono state fatte non per sottolineare dei deficit, ma in un'ottica di sviluppo, per promuovere un utilizzo futuro delle tecnologie nel mondo della psicologia ancora più efficace.

domenica 4 dicembre 2016

I disturbi medici

Precedentemente ci siamo soffermate sui disturbi riguardanti l'ambito psicologico, ora cercheremo di fare una panoramica di alcuni disturbi nell'ambito medico (ma che ugualmente hanno delle complicazioni in ambito psicologico) e le App che sono state create per cercare di supportare le persone con determinate patologie. Ci siamo occupate in particolare di: autismo, cecità, sordità e Alzheimer.
I sintomi dell'autismo, identificato dallo psichiatra Kanner nel 1943, compaiono di solito prima dei tre anni di età e riguardano inizialmente difficoltà di linguaggio e di comunicazione e un'apparente difficoltà di contatto emotivo, sia con i genitori sia con i coetanei. Le sfumature e i quadri di presentazione possono essere anche assai diversi, rendendo spesso la diagnosi assai difficoltosa.
Al seguente link potete trovare alcune nozioni importanti sull'autismo:
http://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-3-6-anni/salute-3-6-anni/autismo-che-cos-e-sintomi-cause-segnali-e-strategie

Per cercare di aiutare i soggetti a convivere con questa patologia sono state create diverse App, utilizzabili tramite smartphone e tablet, quali: PECS, Avaz, LookAtMe e Stepping Stones.
  • PECS è l'acronimo di "Picture Exchange Communication System" ovvero "Sistema di comunicazione mediante scambio di immagini". Tale sistema punta allo sviluppo della comunicazione funzionale e della comunicazione come scambio sociale. Esso, utilizzabile facilmente in diversi contesti (casa, scuola, etc.), è basato sull'uso di rinforzi e ha come obiettivo quello di incoraggiare la spontaneità e l'iniziativa del bambino nella comunicazione.
  • Un'altra App molto utilizzata è Avaz:


  • LookAtMe è un'App che permette ai bambini affetti da autismo di comunicare meglio con le altre persone. I risultati ottenuti dai primi test clinici, condotti dai professori delle Seoul National University e Yonsei University,  hanno dimostrato la validità della soluzione. Attraverso la fotocamera, i bambini possono imparare a leggere l’umore delle persone, riconoscere le loro facce e scattare foto di differenti espressioni. L’app è strutturata in sette divertenti missioni interattive, per ognuna delle quali sono previsti un sistema a punti, premi ed effetti visivi/sonori. La capacità di mantenere il contatto visivo è migliorata del 60%, dopo aver utilizzato questa App.
  • Stepping Stones consente agli utenti di creare guide visuali, o "sentieri", utilizzando le proprie foto, in modo da rendere il senso della routine quotidiana. Questi supporti visuali contribuiscono ad aumentare l’indipendenza e la flessibilità che le persone con disabilità dello sviluppo possono incontrare nella loro vita, e anche insegnare le competenze essenziali per la vita quotidiana.

Un'altra patologia su cui abbiamo deciso di soffermarci e la cecità, che consiste in una percezione ottico-visiva ridottissima o nulla.

  • Aipoly è stata creata per aiutare le persone con questa disabilità, consentendo alle persone non vedenti di riconoscere gli oggetti per mezzo dell'intelligenza artificiale.

http://www.huffingtonpost.it/2016/03/10/aipoly-applicazione-smartphone_n_9425568.html


Per quanto riguarda lsordità, ovvero la disfunzione dell'apparato uditivo che può essere causata da malattia, esposizione eccessiva ai rumori, assunzione di determinati farmaci e antibiotici e lesioni all'orecchio, abbiamo rilevato due App:
  • RogerVoice
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/484116/RogerVoice-l-app-che-consente-ai-sordi-di-usare-il-cellulare
  • HearYouNow, che è un amplificatore gratuito che consente di sentire meglio, evitando l'imbarazzo e il disagio causati dall'utilizzo di apparecchi acustici visibili. 
Infine, abbiamo analizzato un disturbo molto comune nell'invecchiamento, l'Alzheimer:
http://www.my-personaltrainer.it/salute/morbo-di-alzheimer.html
E' noto che le persone che si prendono cura di questi soggetti si trovano spesso in difficoltà su come comportarsi.
  • Per ovviare a questo problema, è stata creata Alzheimer Assistent, il principale strumento di informazione interattiva e di aiuto per i caregivers di persone con demenza. L'App funge da assistente nella cura quotidiana di questi soggetti, raccogliendo in un'unica piattaforma le informazioni utili e le esperienze di altri utenti, offrendo un supporto sia pratico che psicologico.

sabato 3 dicembre 2016

I disturbi sessuali

Il disturbo sessuale è caratterizzato da un'anomalia nel ciclo di risposta sessuale, che è costituito dalle seguenti fasi: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione. In particolare, ci siamo concentrate sulle disfunzioni della sfera maschile: circa il 31% degli uomini degli Stati Uniti, infatti, ne soffre. SexOS, progettata dall'andrologo Prof. Alessandro Littara in un linguaggio semplice e adatto a tutti, funge da vero e proprio manuale. Un percorso di navigazione personalizzato guida gli utenti nei seguenti argomenti: anatomia maschile, erezione, eiaculazione precoce, disturbi e curiosità.




Prof. Alessandro Littara

giovedì 1 dicembre 2016

I disturbi del comportamento alimentare

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme del corpo. Essi insorgono prevalentemente durante l’adolescenza, colpiscono soprattutto il sesso femminile e oggi sono in preoccupante aumento. Si calcola che il 5% della popolazione presenti un disturbo alimentare nella forma di Anoressia-Bulimia e il 7% nella forma di Binge Eating.  
I comportamenti tipici di una persona che soffre di un DCA sono generalmente: digiuno, restrizione dell’alimentazione, crisi bulimiche (ingestione di una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo, accompagnata successivamente da vomito auto-indotto), assunzione impropria di lassativi e/o diuretici al fine di contrastare l’aumento ponderale, intensa attività fisica finalizzata alla perdita di peso.
I principali DCA sono l'Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata, detto anche Binge Eating Disorder. 


L'Anoressia nervosa spiegata dallo specialista Stefano Erzegovesi


La Bulimia Nervosa spiegata dallo specialista Stefano Erzegovesi 


Per mettere al tappeto i disturbi alimentari come anoressia e bulimia esiste un nuovo strumento: «Sc(hi)accia dca», la prima applicazione disponibile su iOs e Android che permette alle persone con un problema alimentare di ottenere informazioni e un eventuale aiuto, entrando in contatto diretto con medici e specialisti.
Ideata dal Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare (Cdca) della Casa di Cura Palazzolo di Bergamo, «Sc(hi)accia dca» è un canale immediato per parlare agli adolescenti, con il loro linguaggio: quello digitale. 
Il direttore generale Dott. Edoardo Manzoni spiega: «Sc(hi)accia dca» consentirà agli adolescenti, ma anche alle famiglie, di interagire direttamente con un esperto in disturbi del comportamento alimentare, trovando le risposte e l'aiuto necessario. È un’App rivoluzionaria, un ulteriore tassello del nostro impegno in questa direzione: dal 2000, ovvero da quando il Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare (Cdca) ha aperto, abbiamo seguito 1743 persone e ne abbiamo ricoverate 653. È un fenomeno in continua crescita e con questa App sarà più facile offrire un supporto concreto a ragazze e ragazzi che altrimenti difficilmente si rivolgerebbero a un centro». 

Per quanto riguarda il Binge Eating Disorder al seguente link, potete trovare un articolo di State of Mind, Il giornale delle scienze psicologiche:
http://www.stateofmind.it/2016/07/binge-eating-disorder-2/

L'App TakeControl è stata realizzata per monitorare lo stile alimentare del soggetto, avvisandolo quando egli è a rischio di mettere in atto un comportamento di alimentazione incontrollata, consentendogli di registrare giorno per giorno gli episodi di binge-eating, i pasti regolari e non, i propri stati d’animo e l’avvenuta assunzione o meno della terapia farmacologica. Il programma è in grado, quindi, in base alle informazioni ricevute, di costruire un modello di funzionamento del soggetto ed inviare un avviso quando identifica una situazione di potenziale rischio. Infine, funge da piattaforma Social, per mettere in contatto le persone affette da tale disturbo e farle sentire meno sole.

mercoledì 30 novembre 2016

I disturbi della personalità

Al seguente link potete trovare la nostra presentazione sui disturbi di personalità, realizzata con Prezi.com:

http://prezi.com/qnvancmhcvp_/?utm_campaign=share&utm_medium=copy



Inoltre, al seguente link potete trovare una bellissima pagina, in cui sono elencati vari disturbi clinici e medici e alcune app che noi non abbiamo trattato:

http://vitaltones.com/therapies.html

martedì 29 novembre 2016

lunedì 28 novembre 2016

sabato 26 novembre 2016

Cosa sono le App?





Il termine "App" è la dicitura abbreviata che indica un'applicazione software per dispositivi Smartphone, palmari e Tablet Computer; esso ha avuto larga diffusione dopo che il costruttore della Apple ha chiamato così i software scaricabili dal proprio sito (chiamato "App Store") ed installabili sui dispositivi delle famiglie iPhone, iPod Touch e iPad.
Da allora, più in generale, sono stati chiamati in questo modo anche i software per dispositivi mobili dotati di un proprio sistema operativo.
Come mostrato nel video, possiamo considerare un dispositivo mobile come un coltellino svizzero, dotato di numerosissime funzionalità: così come esistono varie tipologie di lame e strumenti, l'App Store fornisce agli utenti un'ampia scelta di App, gratuite o a pagamento, che permettono di personalizzare al massimo il proprio dispositivo.
Tra le più diffuse e scaricate vi sono quelle che permettono l'invio di messaggi, l'accesso ai siti di Social Networking e la lettura online di notizie.




... E se vi dicessimo che esistono App ideate per i disturbi clinici? 

venerdì 25 novembre 2016

Welcome post

Benvenuti nel blog 
"APPosta per te: a ogni disturbo clinico la sua APP" 
di Eleonora Gaeta, Nicole Galli ed Eugenia Vigoni

Siamo tre studentesse al terzo anno di Scienze e tecniche psicologiche dell'università di Pavia. 

Da sempre nutriamo interesse per i disturbi clinici e le loro implicazioni psicologiche sul benessere dell'individuo. 
Al giorno d'oggi, le tecnologie sono sempre più presenti nella vita delle persone, non solo come mezzo di comunicazione, ma anche come contributo essenziale in ambito psicologico. In particolare, abbiamo deciso di approfondire l'utilizzo delle App nel facilitare la convivenza con alcuni disturbi clinici. 

Siamo felici di invitarvi a intraprendere con noi questo viaggio all'interno del mondo virtuale!